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Piccoli e grandi passi vs il riconoscimento

Il primo numero del 2010 del Caleidoscopio si accompagna anche quest’anno, come in passato, alla nuova edizione del Congresso Annuale dell’Associazione Fibromialgica. Nuova anche per l’importanza della sede: Roma.

La scelta che deriva da una attenta valutazione, ha un significato più che simbolico; Roma è la capitale, il centro del potere istituzionale, là dove si operano le scelte. Il Parlamento è l’organismo che può decidere in ultima istanza il riconoscimento della Sindrome Fibromialgica, dichiarando il paziente affetto da SFM un individuo malato bisognoso di cure e non un ammalato immaginario. Il paziente fibromialgico diviene così soggetto affetto da una patologia cronica invalidante, cui spettano i servizi erogati dal SSN: visite, terapie e farmaci gratuiti. Lo svolgimento del VIII Congresso nella Capitale ci auguriamo possa consentire un maggiore afflusso di pubblico dal Centro e Sud Italia, limitando i disagi del passato per molti soci. In sintesi vogliamo fare in modo che la voce dell’A.I.S.F. Onlus si alzi con più forza per diventare un coro sempre più potente verso le istituzioni.

In questo numero segnaliamo.

  • L’annuale assemblea della sezione Regionale  di Belluno, che si conferma molto attiva verso tutte le iniziative intraprese a favore dei malati di fibromialgia. Soprattutto è lodevole il lavoro svolto dalla sezione per il paziente e con il paziente, visto anche il largo consenso e la collaborazione degli iscritti alle attività societarie. Un esempio da seguire.
  • La vasta Rassegna Stampa mette in rilievo come, dal 2007 a oggi, siano aumentati gli articoli in cui si parla di fibromialgia in testate non più di settore bensì a divulgazione nazionale. Fornire una lettura interpretativa del fenomeno sarebbe sicuramente riduttivo;  rimane da considerare la valenza mediatica. Accade, infatti, che sempre più persone sappiano dell’esistenza di una patologia che si chiama Sindrome Fibromialgica … un passo non da poco.
  • La delibera della Provincia Autonoma di Tento e le varie interpellanze e azioni dei Parlamentari e dei Senatori presso i rispettivi organi di competenza per il riconoscimento della SFM, aprono un ulteriore spiraglio che vorremmo spalancare  seguendo in prima persona ogni iniziativa che serva ai malati e soci dell’A.I.S.F.Onlus per ottenere il riconoscimento della malattia.

Paola Muti
Luisa Quattrina