Sono sostanze prodotte dal cervello, dotate di proprietà biologiche simili a quelle della morfina e dell’op­pio; sono definite sostanze oppioidi endogene, cioè prodot­te dal nostro stesso organismo, in grado di provocare uno stato di euforia e di sonnolenza, più o meno intenso a seconda della quantità rilasciata. Questi stessi effetti si possono riscontrare in conclusione di un rapporto sessuale, da cui deriva probabilmente la tipica condizione fisica ad esso cor­relata. Alla scoperta di queste sostanze si è giunti studiando il meccanismo d’azione biologica della morfina, la quale esplica i suoi effetti legandosi a specifici recettori presenti nel sistema nervoso centrale, in concentrazioni molto eleva­te proprio in quelle aree cerebrali deputate alla percezione della sensibilità dolorifica. A partire da ciò è stato possibile dimostrare la presenza di sostanze endogene che, legando­si ai recettori per gli oppiacei, sono in grado di esplicare un analogo effetto biologico, modulando in condizioni fisiologi­che la trasmissione e la percezione della sensibilità dolorifica. Al sistema delle endorfine appartengono anche due sostanze originariamente estratte dal tessuto nervoso e denominate “encefaline”. Le endorfine sembrano svolgere un ruolo importante nell’insorgenza dell’analgesia non farmacologica, cioè quella che si può ottenere mediante tecni­che come l’agopuntura, l’ipnosi, la stimolazione elettrica, e dell’analgesia da placebo. Altri effetti biologici esplicati dalle endorfine interessano la termoregolazione, la produ­zione ormonale, la reazione allo stress, il controllo dell’appe­tito, la funzionalità del tratto gastrointestinale (motilità, secrezione digestiva, secrezione pancreatica).