Per la rubrica angolo della poesia, oggi vi presentiamo “Fibromialgia”

di  Loredana Grippo

 

Nel silenzio di un corpo che non tace,
ogni movimento è una lotta, un passo incerto,
dove il dolore è un’ombra che non si stacca,
e ogni fibra urla, ma nessuno sente.
Sospesa tra il riposo e la tormenta,
la stanchezza s’insinua come un velo sottile,
mentre il mondo intorno sembra scorrere,
e tu resti immobile, nell’illusione di un attimo di pace.
Le mani tremano, le ossa si spezzano,
ma dentro, una luce, timida e segreta,
non cessa di brillare, nonostante tutto.
Il corpo è prigione, ma la mente è libera
di volare, di sognare, di sperare.
Fibromialgia, tuo nome crudele,
ma nel mio cuore trovo il coraggio di resistere.
Anche quando il mondo non capisce,
io continuo a camminare,
con la forza di chi sa che ogni dolore
è un passo in più verso la propria libertà.