Pharmakon, studio prospettico osservazionale
Resp. Scientifico Monica Sapio – Resp. Artistico Claudia Villani
“Pharmakon” è uno studio prospettico osservazionale per la validazione di strumenti artistici e transdisciplinari a fini terapeutici e/o salutogenici, di pazienti affetti da Sindrome Fibromialgica, nel contesto di una terapia multimodale. Si tratta di uno studio artistico/terapeutico sperimentale ispirato all’esperienza realizzata al museo di Fine Art di Montreal in Canada, dal Stephen Lègari, che sostiene questa ricerca.
Lo studio si svolgerà online a causa delle restrizioni conseguenti alla pandemia da COVID, e tende alla validazione dell’efficacia, nel contesto di una terapia multimodale, di percorsi salutogenici trasformativi dell’esperienza di malato cronico. Ciò dovrebbe condurre il paziente, secondo il razionale dello studio, ad una rielaborazione della sua esperienza di portatore di malattia cronica e quindi a migliorare la qualità della vita percepita e la condizione di vissuto di malattia connesse all’esperienza di dolore cronico. I pazienti saranno sottoposti, previa adesione e firma di consenso informato, a test di valutazione (clinimetrici e psicometrici) sia prima della esperienza di fruizione del progetto artistico che dopo, per ri-valutazione e rilevamento dei dati.
Il progetto artistico-curativo è stato ideato da Claudia Villani (ecoprogettista culturale, artista ambientale presso l’Accademia di Belle Arti di Palermo, master in cooperazione allo sviluppo, all’ Università di Ferrara, corso di studi sul pensiero sistemico all’ ENEA e di introduzione alla complessità al Santa Fe Institute) e dalla dottoressa Monica Sapio (responsabile dell’Unità Operativa di Terapia del dolore dell’Ospedale Buccheri La Ferla di Palermo, co-ideatrice del progetto e responsabile scientifico dello stesso e responsabile dell’ambulatorio di terapia del dolore del Buccheri La Ferla riservato e dedicato a pazienti affetti da sindrome fibromialgica).
Dall’idea di Claudia Villani, di possibilità di cura attraverso l’arte secondo modalità innovative, corroborata dalla ricerca più avanzata, e dalla collaborazione e fecondo confronto di Villani con Sapio, nasce il progetto “Pharmakon”, che si configura come un ulteriore avanzamento rispetto alla multidisciplinarietà già praticata in molti centri per la diagnosi e la cura di pazienti affetti da sindrome fibromialgica.
Dopo le fasi di reclutamento e firma dei consensi, previa informativa completa, i pazienti saranno divisi in tre bracci di indagine, poi confrontati tra loro che consisteranno in tre laboratori di arte trasformativa.
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LABORATORI TRASFORMATIVI PREVISTI IN PHARMAKON
1) L’ARTE CHE CURA: percorso teso alla la validazione dell’efficacia della fruizione di un progetto artistico opportunamente “costruito” in modo da mettere il paziente a contatto con l’esperienza del sublime (in questo caso il progetto artistico è stato elaborato in collaborazione con il Museo Civico di Castelbuono e il Museo Riso di Palermo), al fine di suscitare un effetto psicologico “ormetico” che conduca il paziente ad una rielaborazione della sua esperienza di portatore di malattia cronica, e quindi a migliorare la qualità della vita percepita connessa all’esperienza di dolore cronico vissuta e a trovare altri punti di vista per la rielaborazione della sua esperienza.
In questo braccio di indagine Villani e Sapio mettono in pratica la teoria della transdisciplinarietà applicandola alla medicina, in forma di consulto transdisciplinare (TrDiP) da loro strutturato, che mira a dimostrare l’utilità della fruizione dell’arte come tecnica trasformativa dell’esperienza di malato cronico.
Dopo la fruizione dell’esperienza artistica inizierà un percorso di rielaborazione con lo strumento della Medicina Narrativa, attraverso la realizzazione di un consulto transdisciplinare in cui i pazienti verranno a confronto con alcuni medici specialisti (scelti tra gli specialisti che normalmente si confrontano con le problematiche dei fibromialgici: reumatologo, fisiatra, terapista del dolore, psicologo, ecc) e con i care givers, con un artista esperto in transdisciplinarietà, con uno psicoterapeuta (per il contenimento di eventuali emozioni complesse manifeste e da contenere) e con il medico responsabile dello studio clinico (esperto nel trattamento della sindrome fibromialgica e di Medicina Narrativa ).
In questo studio è previsto che l’esperienza “arte che cura” si svolga in un singolo incontro, della durata di 3-4 ore dalle ore 16 alle ore 20, in modalità online.
Sono previste 16 sessioni diverse, repliche, di 10 partecipanti ciascuna (5 pazienti e 5 medici/care givers). Per un totale di 80 pazienti e 80 medici/caregivers
Per quel che attiene al coinvolgimento dei medici e care givers nello studio, oltre alla loro funzione nel consulto transidisciplinare, saranno indagati i temi dell’autoefficacia, delle motivazioni e della capacità di gestire le emozioni negative e positive correlate alla propria vita in generale e all’’ambito professionale di aiuto.
2) TRASFORMARE CON L’UMORISMO: L’intervento che si propone con questo laboratorio “Risalire allo Sfondo attraversando il Confine”, che si configura come uno studio clinico, consiste in un percorso autoriflessivo lungo la linea del Confine che separa il Visto dal Non Visto, il lato consapevole dal lato non consapevole della nostra vita, con specifico riferimento all’esperienza di un vissuto doloroso legato ad una patologia caratterizzata dalla dimensione della Invisibilità. Un Confine che, come tutti i confini, al tempo stesso ha la funzione di separare ed unire, e ciò che esso fa dipende soltanto dal modo in cui lo attraversiamo e utilizziamo. Il corso si articolerò in 3 incontri, dalle 16 alle 19 settimanali (giovedì 25 febbraio, giovedì 4 marzo e giovedì 11 marzo)
3) TERAPIA DI MEDICINA NARRATIVA E TRASFORMATIVA: “Ricalibrarsi” è stato pensato per favorire la trasformazione del racconto autobiografico, con l’intenzione di indurre un cambiamento della mappa del mondo del paziente, in ambito relazionale dentro di sé e fuori di sé, per esperire nuove modalità di interpretazione del vissuto di persona malata, e provarne la validità oggettiva al fine di una cura multimodale personalizzata. Il corso si articolerà in 12 incontri settimanali consecutivi, dalle 20.30 alle 22.30 del martedì dal 2 marzo al 18 maggio.
Test psicologici e clinimetrici di valutazione preliminare e finale saranno somministrati tre giorni prima dell’esperienza, poi tre giorni dopo l’esperienza e poi ancora un altro circa sette giorni dopo l’esperienza.