Per la rubrica Fibrini si raccontano, vi presentiamo il racconto di Daiana Della Loggia
Dal diario di Daiana
Gennaio 2019: Appaiono i primi sintomi, dolori atroci e continua stanchezza.. Non riuscivo a portare a termine nemmeno la solita lezione di danza, cui ero super abituata.
All’inizio pensavo che fosse un pò di stress, ma più passavano i giorni e più capivo che non si trattava di quello.
Ne parlai con il medico di base e da una serie di esami, risonanze ed ecografie alle zone più doloranti per escludere fratture, lesioni o altre patologie, non emerse nulla.
Fine Aprile 2019, feci delle altre analisi al sangue e appena mi arrivarono i risultati andai a mostrarle al medico di mia madre perchè il mio non era reperibile, che mi disse: “Metto la mano sul fuoco che è fibromialgia” e mi consigliò due reumatologi.
Anche il mio medico al rientrò confermò.
Maggio 2019: Appuntamento dal reumatologo, portai a lui tutti i referti che avevo raccolto, li guardò e mi fece qualche domanda sui i miei vari dolori, la stanchezza e la rigidità muscolare ( quest’ultima presente da quando ero piccola). Poi toccò le zone in cui avevo e tutt’ora ho dolore, muovendo gli arti testare la mia rigidità muscolare. Passando poi alla prova dei Tender Points, risultarono positivi 12 punti su 18. Diagnosticò una lieve/moderata fibromialgia, e mi prescrisse dei farmaci, consigliandomi inoltre di fare molto movimento.
Ero ad un passo dal compiere i 18 anni.. mi cadde il mondo addosso in quel periodo. Poi venendo a conoscenza della storia di Ivan Cottini, un ballerino con la Sclerosi Multipla, ho trovato il coraggio di affrontare la fibromialgia.
Post Diagnosi: Nei farmaci prescritti, diversi non andarono bene per il mio corpo. Alcuni mi facevano stare peggio, altri mi procuravano nausea. Dopo tanti tentativi, oggi ricorro al miorilassante e all’antidolorifico a volte, quando il dolore è proprio insopportabile.
A meno di 5 mesi dalla diagnosi ho partecipato all’audizione per entrare in un’accademia professionale delle danze urbane a Roma (Uda – Urban Dance Academy). Non volevo che la malattia fermasse i miei sogni, anzi, grazie a lei si sono amplificati.
Sono entrata in accademia, che tutt’ora frequento poichè è una triennale, avendo un pò di paura. Abituata in un ambiente, in cui se sei malato vieni emarginato. Invece ho trovato un’altra realtà, compagni di corso e non, fantastici, sempre lì ad aiutarti, a dare una mano al bisogno. E’ come stare in una piccola ma grande famiglia, cinque giorni a settimana per 6/8 ore insieme.
Nei periodi di Lockdown non è stato facile, i dolori si sono amplificati, ritmi sonno veglia invertiti, diverse volte ho dimenticato di prendere le medicine. Per tirarmi sù ho ripreso a ballare in casa, pubblicando dei video in cui ballo o in cui parlo della mia fibromialgia.
Per il futuro: Sogno di diventare una ballerina e coreografa importante, anzi questo era il sogno prima che la fibromialgia entrasse prepotentemente nella mia vita.. Mi piace pensare che attraverso il ballo, la mia arte, potrei dare visibilità e coraggio anche ad altre persone che come me soffrono di questa sindrome, e far sì che se ne parli sempre più in ambito medico, politico e sociale.
Daiana Della Loggia