XAGENA-1

 

I pazienti con fibromialgia presentano riduzioni significative della materia grigia

Sabato 19 Dicembre 2009 – I cambiamenti nei livelli del neurotrasmettitore dopamina possono spiegare le riduzioni della materia grigia cerebrale nei pazienti con fibromialgia.Un precedente studio aveva trovato un’associazione tra fibromialgia e riduzioni nella materia grigia, ma la causa non era nota.

Ricercatori della Louisiana State University ( LSU ) a Shreveport negli Stati Uniti hanno impiegato la risonanza magnetica per immagini ( RMI ) per confrontare il cervello di 30 donne con fibromialgia e 20 donn

e sane della stessa età.

Lo studio ha trovato che i pazienti con fibromialgia presentano riduzioni significative della materia grigia. Inoltre, i pazienti hanno mostrato una forte correlazione tra metabolismo della dopamina e la densità della materia grigia nelle aree del cervello dove la dopamina svolge un’attività di controllo neurologico.

Fonte: Journal of Pain, 2009

 

Fibromialgia: risultati positivi per la meditazione di consapevolezza, misti per l’agopuntura

Venerdì 27 Novembre 2009 – Ricercatori dell’Università di Duisburg-Essen in Germania hanno compiuto una revisione sistematica qualitativa di studi clinici randomizzati sui trattamenti di medicina alternativa e complementare, secondo la definizione dei National Institutes of Health (NIH) con l’eccezione di supplementi dietetici e nutrizionali.

Dall’analisi della letteratura sono stati individuati 23 studi clinici controllati, randomizzati, per il periodo 1992-2007, riguardanti agopuntura, balneoterapia, termoterapia, terapia con campi magneticici, omeopatia, manipolazione manuale, medicina mente-corpo, dietoterapia e musicoterapia.

La valutazione della qualità degli studi controllati ha prodotto un punteggio medio di 51 su 100.

La qualità metodologica media degli studi identificati è risultata abbastanza bassa.

La migliore evidenza è stata riscontrata per la balneoterapia / idroterapia. Risultati positivi sono stati anche osservati con l’omeopatia e la lieve ipertermia a infrarossi in uno studio controllato.

La meditazione di consapevolezza ha mostrato risultati positivi in due studi clinici, e l’agopuntura ha fornito risultati misti in più studi con una tendenza verso risultati positivi.

Tendenza al miglioramento è stata anche osservata in singoli studi che hanno riguardato il sistema Mensendieck, il massaggio del tessuto connettivo e per un certo grado l’osteopatia e la terapia con campi magnetici.

Nessuna evidenza positiva è stata riscontrata per Qi Gong, biofeedback e terapia della consapevolezza corporea.(Xagena Medicina )

Fonte: Rheumatol Int, 2009

Giovedì 15 Ottobre 2009 – I farmaci antidepressivi SNRI ( inibitori del riassorbimento della serotonina e della norepinefrina ) possono risultare efficaci nel fornire sollievo al dolore associato alla sindrome fibromialgica, anche in assenza di disturbo depressivo maggiore.

Il trattamento della fibromialgia, attualmente, segue una strategia trial-and-error ( tentativi continui , richiedendo spesso 8-12 settimane per l’accertamento dell’efficacia di un dato intervento farmacologico.

La capacità di predire la risposta ai farmaci antidepressivi potrebbe facilitare il management clinico della sindrome fibromialgica.

I Ricercatori dell’University of California – Los Angeles ( UCLA ) hanno ipotizzato che la perfusione cerebrale sia in grado di predire la risposta ai farmaci antidepressivi nel trattamento dei sintomi della sindrome fibromialgica.

Hanno preso parte allo studio 12 adulti, di cui 9 donne, che hanno incontrato i criteri dell’American College of Rheumatology ( ACR ) per la fibromialgia; alucni pazienti sono stati trattati con Duloxetina ( Cymbalta ) 60 mg, altri con placebo.

Cambiamenti nella perfusione frontale sinistra all’elettroencefalografia quantitativa ( qEEG ) dopo la prima settimana di trattamento con Duloxetina ha predetto in modo significativo il miglioramento del dolore alla scala BPI ( Brief Pain Inventory ) e il miglioramento alla scala PGI-I ( Patient’s Global Impressions of Improvement ).

Questo studio pilota ha indicato che i biomarcatori di qEEG possono risultare utili nel predire il miglioramento dei sintomi dolorosi durante trattamento della sindrome fibromialgica con farmaci SNRI. ( Xagena Medicina )

Fonte: Pain Med, 2009