Un po’ di storia

Durante l’Impero Romano le terme conobbero un enorme sviluppo, con importanti connotazioni di ordine sociale e culturale. Ai Romani si deve la realizzazione dei primi stabilimenti termali, divenuti con il tempo veri e propri luoghi di incontro socioculturale.
Col tempo, soprattutto durante l’età imperiale, si diffusero anche dentro le città, grazie allo sviluppo di tecniche sempre più evolute di riscaldamento delle acque. Inizialmente esistevano dei piccoli bagni pubblici, detti balnea, dove era possibile rinfrescarsi e lavarsi. Nel corso del I secolo a.C. Sergio Orata, ricco imprenditore dell’epoca, concepì l’idea di realizzare una vera e propria stazione termale, la prima nella storia.
Nei secoli a seguire gli studi sui benefici delle acque termali furono portati avanti, ampliando il campo delle metodiche: accanto al bagno comparirono le inalazioni di vapore, le terapie inalatorie e sudatorie, l’applicazione terapeutica dei fanghi.
Tra l’800 e il ‘900 assistiamo al fenomeno del termalismo d’élite: la classe economica più abbiente va a ritemprarsi alle terme; progressivamente il fenomeno si estenderà alle classi medie. Le terme erano un luogo di socializzazione, di rilassamento e di sviluppo di attività per uomini e donne, in spazi e orari separati.
Per via dello stretto collegamento coi trattamenti terapeutici che prevedono l’utilizzo di acqua, secondo alcuni il termine SPA è l’acronimo della locuzione latina “Salus per Aquam”, ovvero “Salute attraverso l’acqua”.

Tipologie di cure termali

La fango-balneoterapia rappresenta il trattamento per elezione per tutte le forme di patologie muscolo-scheletriche caratterizzate da dolore e rigidità.
Il fango termale si forma dall’unione tra argille locali ed acqua termale, matura per almeno 6 mesi e solo allora è pronto per essere utilizzato a scopo terapeutico. Il fango ha proprietà mineralizzanti, decontratturanti, analgesiche. Si applica in maniera generalizzata o su alcune sedi articolari, a seconda delle condizioni generali del paziente, ad una temperatura che varia tra 40 e 45°C per circa 15-20 minuti. Si verificano così una serie di reazioni legate principalmente al calore, che possiede un’azione miorilassante e induce la liberazione di endorfine, dotate di effetto analgesico. All’applicazione del fango segue un bagno di 5-10 minuti con acqua termale a 37°C circa, eventualmente ozonizzata, che contribuisce ad un miglioramento della circolazione corporea, riduzione dell’imbibizione dei tessuti periarticolari, allontanamento dei mediatori infiammatori e nocicettivi. Inoltre, il trattamento fango-balneoterapico induce un aumento della serotonina e una riduzione dell’Interleuchina 6, che favoriscono una migliore qualità del sonno e del risveglio mattutino.
La capacità terapeutica del fango termale, accresciuta rimanendo in “maturazione” per diversi mesi, è utile per patologie legate ai disturbi dell’apparato locomotore, per l’artrosi, l’osteoporosi e i reumatismi.

L’idrochinesiterapia si svolge con sedute individuali (quando c’è una necessità riabilitativa specifica) o in gruppo, praticando l’esercizio fisico in piscine alimentate da acqua termale. L’attività dolce svolta in acqua termale riduce la sensazione di dolore alle articolazioni e alla muscolatura. Attraverso l’effetto antalgico e miorilassante dell’acqua calda termale, la pratica di esercizi specifici è finalizzata ad educare a forme di movimento e atteggiamenti posturali corretti da trasferire nella vita di tutti i giorni. Gli esercizi di mobilità articolare rinforzano la muscolatura, migliorano coordinazione, equilibrio e respirazione, aiutano la persona con algie o con problematiche a carico del sistema osteoarticolare a ritrovare una sensazione globale di benessere.

La massoterapia (pratica fisioterapica fondata sul massaggio), eseguita da mani esperte subito dopo il bagno o l’idrochinesiterapia, può aiutare a ridurre le contratture muscolari, possiede un effetto analgesico e rilassante, stimola la circolazione sanguigna e contribuisce al miglioramento dello stato di benessere generale.

Il percorso vascolare si effettua nelle piscine termali tramite un percorso caldo alternato a uno freddo. Il massaggio fisiologico plantare del camminamento, il movimento naturale dell’acqua e lo sbalzo termico producono un effetto rassodante e tonificante sulle pareti dei capillari e dei vasi sanguigni, il tutto amplificato dagli effetti benefici dell’acqua termale.

Le cure inalatorie sono generalmente indicate per il benessere di naso, gola, orecchie e bronchi. Con le cure inalatorie, per mezzo di diverse tecniche, si introduce nell’apparato respiratorio l’acqua termale e i gas in essa contenuti. Tali cure sono adatte per patologie croniche bronco polmonari, come sinusiti, bronchiti, riniti, faringiti e laringiti.

Infine, vediamo due terapie volte a migliorare la funzione gastro-intestinale.

La terapia idropinica (somministrazione di acqua termale a scopo terapeutico) rappresenta un rimedio semplice ma efficace in presenza di problemi digestivi, sindrome del colon irritabile o stitichezza. L’acqua termale deve essere assunta alla fonte in quantità e modalità precise, secondo prescrizione medica che dovrà tenere conto delle caratteristiche dell’acqua e delle condizioni generali del paziente. Generalmente è utilizzata per la cura di calcoli renali, infiammazioni delle vie urinarie e disfunzioni dell’apparato gastroenterico.

La idrocolonterapia, riservata a casi selezionati, consiste in una pulizia “dolce e confortevole” dell’intestino, che può aiutare a ridurre alcune problematiche intestinali quali il meteorismo, la disbiosi o la stitichezza.

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Per approfondire il tema delle terapie in convenzione con il SSN consigliamo

di visionare la pagina del sito AISF dedicata alle cure termali: CLICCA QUI

Le testimonianze dei pazienti
  • Le terme sono diventate il mio principale strumento nella gestione della Fibromialgia. Svolgo 2 cicli di fango-balneoterapia a giorni alterni oppure ogni 2-3 giorni, concentrati all’inizio della primavera e all’inizio dell’autunno, i periodi di maggior recrudescenza dei sintomi. L’introduzione dell’ozono nell’acqua termale ha notevolmente contrastato l’astenia, contribuendo al mio benessere energetico.
    Alessandra
  • La prima volta che ho provato le cure termali come prescritte dal medico (12 trattamenti consecutivi), ho apprezzato l’immediato rilassamento e la riduzione temporanea dei dolori, ma l’astenia causata dall’abbassamento della pressione mi ha impedito di completare il trattamento. Ho poi sperimentato una lenta ripresa simile a una convalescenza. Vorrei riprovare con una frequenza più consona alla mia patologia, che purtroppo non è contemplata dal SSN.
    Maria
  • Nei mesi in cui sospendo le cure di fanghi e bagni termali prescritte con impegnativa cerco benefici almeno una volta a settimana con trattamenti antalgici di gruppo, come la ginnastica dolce in acqua, o lezioni individuali. Riesco così ad estendere a tutto l’anno l’effetto miorilassante dell’acqua termale, utilizzandola come trattamento principale per mantenere il tono muscolare, l’energia e l’umore. È un investimento economico importante, che cerco per ora di permettermi.
    Irene
  • Nonostante una negativa esperienza iniziale per eccessiva spossatezza, ho deciso di riprovare le cure termali mesi dopo, sospendendo l’accesso alle terme tra un trattamento e l’altro. Questa volta ho notato un notevole miglioramento del sonno, un aumento dell’energia nelle ore mattutine e una sensazione generale di benessere e rilassamento, che ha influito positivamente anche sul mio umore.
    Lucia
  • L’esperienza delle terme è stata per me del tutto positiva. Gli esercizi di ginnastica dolce in acqua termale mi hanno aiutato a rilassare la muscolatura attenuando il dolore, dandomi una sensazione di sollievo oltre a migliorare la qualità del sonno. La riduzione del dolore ha prodotto un miglioramento anche dello stato d’animo, e ciò ha coinciso con una miglior efficacia delle cure prescrittemi e un minor impiego di farmaci. Attività che consiglio veramente.
    Sara
  • Io posso solo ringraziare AISF e gli alberghi convenzionati perché le attività in acqua termale sono l’unico momento in cui posso muovermi senza sentire dolore. La mia fibromialgia è molto invalidante: io riesco solo a camminare e fare piccoli movimenti. Per me la “libertà” concessa dall’acqua termale è un regalo enorme! Spero che queste poche righe siano utili per far capire quanto si potrebbe fare per i pazienti fibromialgici, dal momento che questi trattamenti sono già ampiamente disponibili in moltissime zone del nostro territorio nazionale.
    Lidia
  • L’acqua termale, oltre a rilassare la muscolatura, crea benefici a livello mentale. Rilassandosi, il corpo sente meno dolore e ciò crea beneficio anche mentale. In acqua termale si possono fare esercizi e movimenti che per noi fibromialgici sono quasi impossibili al di fuori. L’aggiunta di ozono nell’acqua, inoltre, è per me fondamentale a livello di stanchezza e dolori, ma purtroppo non è disponibile ovunque.
    Roberto
  • È da vent’anni che ho la fibromialgia, ritengo di trovare molto beneficio con l’acqua termale perché ha un buon potere antinfiammatorio naturale, anche semplicemente rimanendo in acqua senza fare esercizi. Una volta a settimana sarebbe l’ideale per trovare un costante beneficio, dato che rilassa le tensioni causate dalla patologia. I costi, uniti alle difficoltà lavorative che viviamo, purtroppo non rendono sempre possibile questo tipo di frequenza.
    Chiara
  • Personalmente ho un grande beneficio dall’acqua termale: riduzione dei dolori, migliore mobilità articolare, rilassamento della muscolatura. Tutto questo si ripercuote sul benessere emotivo e sul riposo notturno, che purtroppo è spesso tormentato. L’acqua termale, associata al movimento, favorisce quindi un miglioramento dello stato fisico e psicologico.
    Alessandra
  • Convivo con la fibromialgia da più di 24 anni, nel 2001 mi sono trasferita ad Abano Terme perché grazie alle terme ho potuto migliorare alcuni aspetti della sindrome. In particolare, ho fatto annualmente balneoterapia con ozono e ultimamente diversi cicli di attività posturale in acqua termale (un corso AISF) che mi hanno dato benefici alla mobilità articolare (rendendola più elastica, flessibile), alla capacità di coordinazione motoria, alla concentrazione mentale. Anche la qualità del sonno ne ha beneficiato assieme al tono dell’umore, poiché in assenza di gravità dentro l’acqua mi sento più leggera…libera. Provo un senso di distensione generale, di benessere ed è bello il rapporto che si è creato col gruppo e l’insegnante. Tra le terapie non farmacologiche a sostegno della fibromialgia direi che questa è tra le più efficaci, capace di agire a più livelli. Insomma, sono proprio contenta di aver fatto “la scoperta dell’acqua calda“…e mi sento di consigliarla!
    Marta

Silvia Barrucco
Medico Termale
Elena Gianello
Responsabile AISF Area Centro-Nord