Cura e riabilitazione termali fanno bene ai pazienti affetti dalla sindrome fibromialgica. Lo dice anche una revisione sistematica degli studi sull’efficacia delle cure termali nella fibromialgia, pubblicata nel febbraio 2013 sulla rivista “Annali dell’Istituto Superiore di Sanità” (vol. 49, n. 2:219-229), che ha confermato l’efficacia della balneoterapia singola o associata con fangoterapia in questa sindrome.
Sulla scorta dei presupposti descritti AISF ONLUS (Associazione Italiana Sindrome Fibromialgica) e Terme di Sirmione collaborano insieme e propongono, a supporto dell’approccio terapeutico multimodale, un protocollo salute che prevede cure e riabilitazione termali.
La collaborazione è stata presentata a Milano il 18 ottobre 2016, in occasione di una conferenza stampa congiunta dal titolo “Fibromialgia: dolore del corpo e dell’anima” che fa capire molto bene come ci si trovi davanti ad una sindrome dolorosa tale che per la sua persistenza e quindi cronicità e per l’alterazione della percezione del dolore incide negativamente sulla qualità di vita del paziente.
La fibromialgia, infatti, è una sindrome dolorosa cronica dei muscoli e delle strutture connettivali fibrose (capsule articolari, legamenti, tendini), cui si associa astenia generalizzata, affaticamento, ansia e, spesso, depressione. Colpisce circa 1.5 – 2 milioni di italiani. Di questi, oltre il 90% sono donne.
È attualmente classificata fra le forme di reumatismo extra-articolare o dei tessuti molli.
Se gli aspetti diagnostici della malattia sono abbastanza chiariti non altrettanto si può dire degli approcci terapeutici che, in una patologia dall’andamento cronico quale quella in discussione, assumono un rilievo sia in relazione al tempo del trattamento che alla frequenza delle riacutizzazioni.
Non si deve sottovalutare l’esperienza clinica ed il vissuto dei pazienti che insistentemente pongono al medico quesiti e richieste, le quali meritano risposte motivate che comprendano ogni possibile rimedio dotato di efficacia.
La Riabilitazione Termale è il risultato di un connubio fra la cura termale e la medicina riabilitativa in cui le tecniche di riabilitazione, unitamente all’utilizzo delle risorse termali, avvengono in un contesto ambientale particolarmente favorevole al recupero della salute psichica oltre che fisica.
Rappresenta, quindi, un’integrazione sicura ed efficace nel trattamento dei sintomi associati alla fibromialgia migliorandone la gestione nel tempo: in particolare la componente chimica dell’acqua termale di Sirmione (sulfurea, salso-bromo-iodica) contribuisce alla riduzione del dolore e al rallentamento della degenerazione della cartilagine articolare. La temperatura calda favorisce, fra l’altro, il rilassamento muscolare.
La riabilitazione in acqua termale (crenokinesiterapia) ha l’obiettivo di facilitare il movimento attraverso una riduzione apparente del peso corporeo, grazie allo sfruttamento dei principi chimici e fisici legati al mezzo liquido.
L’importanza della crenokinesiterapia nella prevenzione, nella terapia e nella riabilitazione della disabilità motoria giustifica l’attuale orientamento dei centri termali che rappresentano la sede ideale e il punto di riferimento per la valorizzazione di tale programma.
Consiste in sedute di ginnastica in piscina termale coordinate e dirette da un fisioterapista.
Nell’intervento riabilitativo si utilizzano sia le proprietà termali (chimiche) dell’acqua, sia gli effetti fisici della stessa (viscosità, resistenza, galleggiamento, temperatura, ecc.)
Si tratta quindi di una riabilitazione termale integrata in cui il sinergismo d’azione tra fattori crenologici e mezzi riabilitativi determina, in genere, un risultato finale di entità superiore alla semplice somma degli effetti terapeutici ottenibili con le singole metodiche.

Gli effetti terapeutici di più frequente riscontro sono:

– riduzione del dolore
– incremento della circolazione periferica
– miglioramento del trofismo cutaneo
– miglioramento della funzione respiratoria
– rilassamento muscolare
– facilitazione delle reazioni di equilibrio e posturali, migliorando il controllo del tronco e del bacino
– miglioramento delle prestazioni motorie complesse attraverso un apprendimento motorio facilitato
– gratificazione psicologica
– integrazione sociale

La corretta percezione del proprio corpo, attraverso metodiche di kinesi terapia appropriata ed erogata da fisioterapisti è uno dei punti focali intorno a cui si svolge l’attività riabilitativa.
In sintesi la cura termale si propone come un presidio utile a gestire una patologia (fibromialgia) nella quale il tradizionale approccio farmacologico con antidolorifici e antinfiammatori ha evidenziato limiti di applicabilità.
Il raggiungimento del benessere psico-fisico che passa dall’eliminazione del dolore e dal ripristino della funzione temporaneamente perduta rappresenta lo scopo ultimo del progetto riabilitativo.

 Il protocollo elaborato congiuntamente da AISF e Terme di Sirmione prevede 6 giorni di cura in cui, oltre ad una visita specialistica fisiatrica e una valutazione nutrizionale, sono inseriti trattamenti di crenokinesiterapia, fango e balneoterapia, massaggi terapeutici, kinesiterapia, relax nella spa termale e una valutazione antropometrica finale.

Gli elementi differenzianti della terapia termale sono:

– l’utilizzo dell’acqua sulfureo salsobromoiodica di Terme di Sirmione, con proprietà chimiche e fisiche specifiche;
– il fango sulfureo salsobromoiodico, che recenti studi svolti dall’Università di Brescia hanno dimostrato avere una capacità molto elevata di trattenere il calore a lungo. Tale capacità è un fattore importante per l’applicazione, in quanto miorilassante, calmante e antidolorifico. Inoltre, attraverso il fango, l’acqua termale di Sirmione rilascia sulla cute, per osmosi, alcuni oligoelementi (calcio, magnesio, stronzio, ecc.) che, entrando in circolo, partecipano attivamente alla stabilizzazione del metabolismo delle ossa;
– la location e le strutture ricettive termali di Terme di Sirmione: la penisola di Sirmione per la sua bellezza e il microclima è una destinazione rinomata per soggiorni di relax.

È, infine, importante sottolineare come il 1 aprile 2017 la sede del XV Congresso Nazionale AISF ONLUS sarà Sirmione, dove si parlerà di: “Fibromialgia: le nuove prospettive terapeutiche non farmacologiche”.

 

Domenico Minuto
Ortopedico – Fisiatra
Responsabile della Riabilitazione
Terme di Sirmione

 

Scarica il protocollo fibromialgia

 

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Il Commento

Nel trattamento della fibromialgia (FM) l’efficacia dell’attività fisica aerobica in acqua è un dato comprovato da numerosi studi clinici randomizzati e controllati.

I risultati migliori si ottengono quando l’acqua è riscaldata a temperature comprese tra 30 e 37°C per l’azione del calore sulla contrattura muscolare e sulla vascolarizzazione periferica.

Indubbiamente le caratteristiche chimico-fisiche delle acque termali e dei fanghi hanno di per sé, indipendentemente dagli effetti del calore e dell’esercizio fisico aerobico, un’azione diretta su alcuni meccanismi fisiopatologici, centrali e periferici, che sottostanno alla percezione del dolore.

In uno studio di Buskila e Coll, infatti, i bagni in acqua sulfurea effettuati quotidianamente per 10 giorni consecutivi hanno ridotto il dolore spontaneo ed indotto dalla digitopressione nelle pazienti fibromialgiche e tale miglioramento era ancora statisticamente significativo a distanza di 3 mesi dalla fine del trattamento (1).

In una recente meta-analisi di Nüesch e Coll la balneoterapia ha dimostrato un’efficacia superiore a tutti i farmaci approvati dalla Food & Drugs Administration (FDA) americana per il trattamento della FM (2); tale metodica, quindi, riveste un ruolo di primaria importanza e dovrebbe essere inserita nel Progetto Riabilitativo dei pazienti fibromialgici.

  1. Buskila D et al. Balneotherapy for fibromyalgia at the Dead See. Rheumatol Int 2001;20:105-8.
  2. Nüesch E et al. Comparative efficacy of pharmacological and non-pharmacological interventions in fibromyalgia syndrome: netwok meta-analysis. Ann Rheum Dis 2013;72:955-62.

 

Marco Cazzola
Specialista in Terapia Fisica e Riabilitazione
Specialista in Reumatologia
Vicepresidente scientifico AISF ONLUS