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Fibromialgia, alla Camera sollecitati gli interventi per i malati

Altre due interrogazioni parlamentari su questa patologia. Mirano a riconoscere i permessi di astensione al lavoro, l’esenzione dal ticket e l’inclusione della malattia nell’elenco delle malattie sociali

ROMA – Altre due interrogazioni in Parlamento sulla fibromialgia. Le hanno presentate martedì 2 febbraio alla Camera rispettivamente Antonio Borghesi  e Antonio Palagiano dell’Idv. La fibromialgia o sindrome fibromialgica è una patologia caratterizzata da dolore muscolare cronico diffuso associato a rigidità, alla quale si affiancano una vasta gamma di disturbi tra cui dolore cranico, insonnia e astenia. La tensione muscolare è la principale causa di dolore, dolore che in alcuni casi è localizzato (le sedi più frequenti sono il collo, le spalle, la schiena, le gambe), ma talvolta è diffuso dappertutto provocando rigidità, limitando i movimenti o dando una sensazione di gonfiore a livello delle articolazioni. Chi è affetto dalla patologia si sente sempre stanco e si affatica anche per minimi sforzi e la fibromialgia causa insonnia.

Borghesi si preoccupa in particolare di rilanciare le richieste dell’Associazione nazionale fibromialgia stanchezza cronica che mirano ad un progetto di ricerca per la caratterizzazione biologica e clinica di questa patologia e a riconoscere ai pazienti da un lato i necessari permessi di astensione al lavoro anche prolungati e dall’altro il codice di esenzione dal pagamento dei ticket e dei farmaci. Palagiano chiede di sapere dal governo quali iniziative si intendano assumere per il riconoscimento di questa patologia e delle patologie ad essa correlate e per la loro inclusione nell’elenco delle malattie sociali e quali forme di sostegno alla ricerca medica italiana si intendano adottare per completare gli studi e le sperimentazioni. Anche per Palagiano sono necessari il riconoscimento, ai lavoratori affetti da questa patologia, di permessi di astensione dal lavoro per la cura della sintomatologia e l’esenzione dal pagamento dei ticket e dei farmaci per la cura dei sintomi per gli affetti da fibromialgia. (Davide Pappalardo)

(5 febbraio 2010)

 

Fibriomialgia, sovvenzionare ricerche e prevedere esenzioni

Lo chiede Franca Biondelli del Pd, con un’interrogazione presentata al Senato giovedì 14 gennaio, al ministro della Salute, Ferruccio Fazio. Nello specifico, la deputata chiede quali misure si intendano prendere per il riconoscimento di queste patologie e quali forme di sostegno alla ricerca medica si intendano adottare per completare gli studi e le sperimentazioni

ROMA – La fibromialgia o sindrome fibromialgica è una patologia caratterizzata da dolore muscolare cronico diffuso associato a rigidità, alla quale si affiancano una vasta gamma di disturbi tra cui dolore cranico, insonnia e affaticamento cronico. Alla fibromialgia spesso si correlano altre due gravi sindromi, la Cfs (Chronic Fatigue Syndrome o sindrome da fatica cronica) e la Mcs (o sindrome da multi-sensibilità chimica). In tutte e tre, in vario grado, è possibile osservare alterazioni in senso autoimmune del sistema immunitario dell’individuo affetto. Inoltre le cause di questa malattia sono tuttora sconosciute e la comunità medica sta conducendo diverse ricerche sulle origini e sui possibili strumenti a disposizione per la diagnosi certa della patologia.

Ad oggi però il Sistema sanitario nazionale non prevede alcuna forma di riconoscimento per questa patologia e non esistono adeguati protocolli clinico-assistenziali. Per questi motivi Franca Biondelli del Pd, con un’interrogazione presentata al Senato giovedì 14 gennaio, chiede di sapere dal ministro della Salute, Ferruccio Fazio, quali misure si intendano prendere per il riconoscimento di queste patologie e quali forme di sostegno alla ricerca medica si intendano adottare per completare gli studi e le sperimentazioni garantendo così al malato diagnosi rapide e certe. Nell’atto si sollecita anche il riconoscimento, ai lavoratori di permessi di astensione dal lavoro per la cura della sintomatologia e l’esenzione dal pagamento dei ticket e dei farmaci per la cura dei sintomi. (dp)

(20 gennaio 2010)