Dopo la delibera del 2020 per il riconoscimento e la presa in carico dei pazienti fibromialgici, un altro importantissimo traguardo è stato raggiunto in Valle d’Aosta.

La Valle d’Aosta si è dotata di una legge che riconosce la fibromialgia come patologia cronica e invalidante. Il Consiglio regionale ha approvato una proposta di legge, approvata all’unanimità in commissione, per il riconoscimento, la diagnosi e la cura della patologia. Il testo dà mandato all’Usl per la predisposizione dei protocolli diagnostico-terapeutici, per la formazione del personale medico, per l’individuazione delle modalità di riconoscimento del diritto all’esenzione, parziale o totale, per i farmaci e le prestazioni sanitarie.

Il Servizio Sanitario Nazionale, a oggi, non riconosce la fibromialgia tra le malattie croniche invalidanti per cui è prevista l’esenzione dalla compartecipazione alla spesa sanitaria; in Parlamento, la proposta di legge è ancora ferma in commissione e non accenna a procedere, mentre a livello regionale la Valle d’Aosta è la prima a giungere a un testo così preciso e puntuale.

L’assessore alla Sanità, Roberto Barmasse, ha espresso soddisfazione per “questa legge che pone sicuramente la Valle all’avanguardia su questa patologia, estremamente particolare, in cui la diagnosi è legata soltanto ai sintomi, senza potersi avvalere di esami o indagini strumentali. Alla sofferenza si può purtroppo aggiungere la beffa di non essere creduti. Con questo provvedimento, rendiamo strutturale ciò che le delibere non riescono”.

fonte: www.quotidianosanita.it/valle_d_aosta/


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