Sommario

  • Una fonte sorprendente di dolore cronico
  • Fibromialgia e cioccolato: cosa dicono gli studi recenti sui benefici della cioccolata
  • Quel che dice la gente
  • Test: a che punto è il tuo senso dell’umorismo?
  • La teoria dei cucchiai
  • Sindrome da stanchezza cronica e fibromialgia possono essere correlate alla malattia di Parkinson?
  • Il valore della vitamina D
  • Fibromialgia e gravidanza
  • Alimentazione nella sindrome fibromialgica: l’aiuto nel controllo della sintomatologia dolorosa può venire dalla dieta

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Editoriale

Eccoci di nuovo qui con il numero due della nostra e vostra rivista, un progetto nel quale crediamo fortemente e che intendiamo sviluppare anche con la vostra collaborazione. La nostra gratitudine va dunque a voi, soci e socie, che avete creduto con noi e in noi sin dalla prima ora.
Tra gli argomenti che trattiamo in questo numero c’è un riferimento alla malattia di Parkinson e alle connessioni che sembrano suggerire qualche legame tra questa malattia e sindrome da stanchezza cronica e fibromialgia. Come conclude il dott. Cort Johnson nell’articolo che abbiamo riassunto, solo il tempo potrà dirci se e quali meccanismi ci siano in comune tra queste malattie.
Mentre attendiamo che la scienza dipani la matassa, sappiamo che la complessità della fibromialgia, accoppiata alla scarsa preparazione e al mancato aggiornamento di molti medici, inclusi i reumatologi, lasciano noi malati a vagare soli, per anni, tra un servizio sanitario e l’altro, da un professionista all’altro, per trovarci alla fine con le tasche vuote e gli stessi problemi di sempre ma con molta energia in meno e tanto scoraggiamento in più. Al peggio, finiamo in balia di pifferai magici che s’improvvisano terapeuti, sfornando diagnosi, diete, terapie, promettendo completa guarigione.
Noi pensiamo che ciò di cui abbiamo bisogno, nell’attesa che gli studi scientifici facciano il loro corso, è un’equipe medica multidisciplinare che possa rispondere ai tanti e disparati sintomi che ci affliggono e possa bilanciare, su ciascuno di noi, la terapia più adatta all’unicità di ogni paziente fibromialgico. Noi fibromialgici sogniamo una struttura medica con diverse figure professionali che possano prendersi cura della nostra patologia nel tempo, ricevendo attenzione a tutta la persona, mente e corpo. Un Centro di diagnosi e cura per la sindrome fibromialgica, insomma. Un luogo dove il primo professionista da incontrare sia il reumatologo (allo stato attuale delle cose sembra ancora essere l’unico professionista in grado di porre diagnosi, escludendo eventuali altre patologie), un reumatologo, si diceva, che lo invii poi alle figure professionali più adatte al suo caso come, ad esempio, il fisioterapista, lo psicoterapeuta, il terapista del dolore, il nutrizionista.
Un sogno?
Voi che ne pensate?