Sommario
- Il deficit di energia nella sindrome fibromialgica
- Pillole di ginnastichina
- FibroNUTRI
- Alimentazione e sindrome fibromialgica
- Sensibilità chimica multipla e sindrome fibromialgica: due facce della stessa medaglia?
- Il ruolo del nervo vago nella sindrome fibromialgica
- Neuropatia delle piccole fibre e sindrome fibromialgica
- Tolstoj e la ricerca del materno perduto
- Guida pratica al cambiamento delle proprie abitudini – Parte III
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Editoriale
Di V. Giorgi e V. Monolo
In questo numero di Fibromialgia La Rivista Italiana affronteremo due degli argomenti più importanti in tema di prevenzione e mantenimento della salute: l’esercizio fisico e l’alimentazione.
Si sente spesso parlare, attraverso vari canali di informazione (tv, social, ecc..), di queste due componenti fondamentali del nostro benessere, venendo a contatto con teorie alimentari di ogni tipo, diete fantasiose, programmi più o meno personalizzati per l’esercizio fisico, sport inventati da un giorno all’altro (vogliamo parlare di Aerial Yoga? Googlatelo se non lo conoscete). Purtroppo, l’obiettivo spesso non è realmente il ben-essere, lo star bene nel senso reale della parola in quanto comprendente le varie dimensioni dell’essere umano (biologico, psicologico e spirituale), bensì è sostanzialmente quello di rimettersi in forma, che più propriamente è declinato nel concetto di dimagrire, seguendo l’ideale (che, in quanto ideale, è irraggiungibile) del corpo perfetto. Considerando che il corpo è imperfetto per sua natura, è evidente che questo ideale del corpo perfetto sia deleterio sia per la nostra salute mentale che per la nostra salute fisica. Bisogna infatti capire cosa vuol dire mantenere o raggiungere la forma fisica, non solo se si è affetti da patologie croniche: non è una “forma ideale” ma è la nostra forma, totalmente personale, che il nostro corpo ha quando è in salute, quando viene cioè esercitato nella forma corretta e, soprattutto, rilassato nella forma corretta, così da creare un rapporto positivo con esso. L’esercizio viene ricercato perché fa star bene, non perché fa raggiungere una forma – e questo vale soprattutto per il paziente fibromialgico. Di questo ci parla nel suo articolo Federica Accio, l’inventrice della Ginnastichina: un modo salutare di muoversi ed utilizzare il proprio corpo, che evita movimenti asimmetrici e rinforzi muscolari esagerati i quali, oltre ad essere ingestibili per i pazienti fibromialgici, sono anche deleteri per il corpo in generale e per le articolazioni in particolare.
Per quanto riguarda invece l’alimentazione, si apre un altro capitolo rilevante. Il paziente fibromialgico, lo sapete, è soggetto a plurime intolleranze e difficoltà alimentari, il che lo rende, giocoforza, più attento a ciò che ingerisce. Da un certo punto di vista (senz’altro ottimistico) ciò è positivo, perché la larghissima maggioranza dei pazienti cronici (soprattutto i cardiopatici) avrebbe un enorme beneficio dal cambiare la propria dieta; purtroppo, essa non viene spesso nemmeno menzionata dai medici stessi. È buona cosa, dunque, che se ne parli tanto per il paziente fibromialgico. In questo numero, Luisa Cioni risponderà ai quesiti dei pazienti riguardo ai grandi temi dell’alimentazione (ad es. quali sono gli alimenti che aumentano il dolore? quali sono gli alimenti indicati per un intestino irritabile? e così via); Sarah Myhill, nella traduzione di Farinaz Niroumandzadeh, ci spiega una delle ragioni per cui l’alimentazione e l’esercizio fisico sono così importanti; in FibroNUTRI Tiziana Colombo, insieme a Michele De Stefano e Luisa Cioni, ci mostrano cosa è bene mangiare nei casi di deficit importanti di energia, con tanto di ricette esemplificative.
A completamento del numero non possono mancare le nostre rubriche (FibroFriends, Arte e cura, Il libro, FibroMIAlgia in pillole, ecc…) e tante altre notizie e approfondimenti. Numero davvero ricco questo, per cui non ci resta che augurarvi buona lettura!
